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Il primato italiano nel riciclo dei materiali ferrosi

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Il riciclo di rifiuti speciali è un settore in cui l’Italia è leader

Secondo il rapporto Ispra pubblicato dall’istituto Superiore lo scorso anno, i rifiuti speciali in Italia sono aumentati di 5 punti solo nel 2014.

Il trend è cresciuto nel corso degli anni, come dimostra l’incremento della quota di rifiuti importati; in particolare, il settore che riesce a garantire un nuovo sprint all’economia del riciclo è quella dei rottami ferrosi. Si tratta di un business che coinvolge sia la fascia Nord del Paese che quella Sud e nel 2014, sulle oltre 130 tonnellate di scarti di lavorazione, il 75% è stato smaltito.

L’economia del riciclo in Italia

In generale, l’Italia viene considerato uno dei paesi leader in Europa per il riciclo di rifiuti. Si parla di una quota di circa 5,9 milioni di tonnellate di rifiuti che vengono riutilizzati dopo essere importati. Tra i materiali riciclabili maggiormente utilizzati ci sono plastica, legno e vetro ma anche i materiali ferrosi. In particolare circa il 75% dei rifiuti vengono riutilizzati in Italia.

Nel rapporto realizzato da FISE Unire emerge l’associazione di Confindustria che studia il modo in cui le aziende recuperano i rifiuti: in Italia sono diminuiti i rifiuti esportati e questo significa che c’è stato un abbattimento dei costi di produzione. Invece, i rifiuti importati sono in netta crescita. Il 77% di quelli importati, rispetto alla media italiana, è costituito dai metalli. Si tratta di metalli ferrosi che vengono riutilizzati nel mercato italiano grazie all’economia circolare.

L’importanza dell’economia circolare in Italia

L’economia circolare riveste un ruolo di primaria importanza in Italia, l’unica in tutta la comunitĂ  europea in grado di garantire un maggior riutilizzo rispetto ai paesi concorrenti. I rottami ferrosi vengono riciclati continuamente al 90% nelle acciaierie del Belpaese. I dati dell’economia del riciclo sono molto importanti in quanto, nell’Unione Europea circa il 40% della produzione di tipo siderurgico è stato realizzato con il riciclo di materiali ferrosi.

Questi materiali vengono riciclati nelle acciaierie in quanto si tratta di una procedura che garantisce il riuso al 100%. L’acciaio infatti è riciclabile interamente ed è uno dei materiali maggiormente riciclati in tutto il mondo. Grazie agli elementi dismessi dell’acciaio si realizzano macchinari, costruzioni, veicoli ecc. e la loro ricercatezza prescinde anche dalle loro proprietĂ  magnetiche. Inoltre, l’acciaio non si consuma ma garantisce la base stessa dell’economia circolare potendo essere riciclato infinite volte e questo lo sa bene il settore siderurgico italiano, essendo uno di quelli che sfrutta maggiormente questa opportunitĂ . L’Italia, ad esempio uno dei primi produttori europei di acciaio per forni elettrici.

La sostenibilitĂ  ambientale dell'economia e del riciclo

Un altro aspetto importante che viene sottolineato da FISE Unire è che l'Italia, grazie all'attivazione e alla crescita esponenziale dell'economia del riciclo, può raggiungere anche degli obiettivi degli accordi di Parigi in merito ai cambiamenti climatici. Infatti, il riciclo riduce le emissioni di CO2 e garantisce un risparmio energetico nella fase di produzione di materie prime. Basti pensare che i materiali in acciaio possono essere facilmente riutilizzati riportandoli nelle fonderie. I rottami vengono trasformati con dei processi produttivi che consentono di ridurre le emissioni inquinanti e anche la quantità di energia utilizzata.

I problemi legati all'economia del riciclo

Per cercare di sviluppare una gestione di rifiuti che sia efficace, occorre che l'Italia cerchi sempre di fare degli investimenti che potrebbero fruttare oro, non solo in termini economici ma anche in termini ambientali. Come già accennato, nel corso degli anni, l'Italia è diventata protagonista nel mercato dei materiali ferrosi riciclati, ma in generale, l'obiettivo deve essere quello di aumentare ulteriormente rispetto al trend positivo di crescita della quantità di umido raccolto. Si tratta di dati che sono saliti anche di 10 punti in percentuale rispetto al 2013. Adesso la vera sfida è quella di cercare di superare ancora i conflitti che sono in campo con le differenti legislazioni in materia in tutta Europa e provare a semplificare le procedure di tipo burocratico, che a volte per le loro difficoltà, favoriscono il mercato illecito di rifiuti.

Le prospettive future

Come giĂ  specificato nell'ultimo rapporto di FISE Unire, l'Italia e gli altri paesi Europei dovrebbero puntare sul recupero delle zone arretrate, aumentando la raccolta differenziata e provando a sviluppare delle innovazioni di tipo tecnologico in questo settore. Migliorando l'accesso al credito e incrementando la richiesta di finanziamenti europei, si potrebbe avere l'opportunitĂ  di creare un nuovo ampio raggio economico di un settore in crescita. Alleggerendo gli oneri burocratici e cercando di semplificare tutte le procedure amministrative, i risultati potrebbero essere sorprendenti per l'economia del riciclo. Il segreto? Scommettere tutto sul settore piĂą forte: quello dei rifiuti ferrosi.

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