PLASTICA

Non tutti sanno che il riciclo della plastica nasce in Italia: gli scarti industriali costituivano infatti un’alternativa a materie prime, come il petrolio, delle quali il nostro paese è povero.
Attualmente, nonostante i decenni trascorsi, l’Italia continua ad essere leader mondiale delle tecnologie per il riciclo.

La filiera della plastica è aperta: ciò significa che il materiale da riciclare viene trasformato in nuova materia mediante processi meccanici (rilavorazione termica o meccanica e chimica) e non presso gli stabilimenti petrolchimici che producono plastica “vergine” dai derivati del petrolio.

Il riciclo della plastica consente di risparmiare una risorsa rinnovabile che produce impatti ambientali notevoli per essere estratta.

Basta una selezione accurata per procedere alla separazione dei polimeri presenti nella raccolta differenziata in gruppi omogenei ed effettuare la trasformazione da materia a materia.Una volta cerniti, tutti i rifiuti plastici, compresi gli imballaggi, vengono pressati in balle o tritati e macinati, per poi essere stoccati in base alla tipologia di materiale, divenendo il punto di partenza per la produzione di nuovi articoli, calore, elettricità ed energia.
Una delle caratteristiche principali della plastica è la sua degradabilità lenta: basti pensare ai rifiuti abbandonati nell’ambiente, i quali potrebbero degradarsi persino dopo decenni. Gli imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta urbana (bottiglie, flaconi e altri imballaggi in plastica) vengono selezionati meccanicamente o manualmente in base alla tipologia dell’impianto.
Tale attività è indispensabile per eliminare eventuali frazioni estranee (es. vetro, carta, alluminio) ed effettuare una divisione per polimero.

Tipologie di plastica

  • PET: polietilentereftalato
  • PVC: cloruro di polivinile
  • PS: polistirolo
  • ABS: acrilonitrile butadiene stirene
  • PP: polipropilene
  • PVB: polivinilbutirrale
  • PC: policarbonato
  • PS: polistirene
  • PMMA: polimetilmetacrilato
  • LDPE: polietilene a bassa densità
  • HDPE: polietilene ad alta densità
  • PE: polietilene

L’impiego della plastica “vergine” non ha limiti: le applicazioni sono infinite e dipendono dal polimero utilizzato.

Categorie di plastiche riciclate

PRE CONSUMO:

Riciclo di elementi di scarto derivanti dal processo produttivo (stampo, taglio, ecc.) già polimerizzati ma non contaminati da altre sostanze; possono essere utilizzati per generare plastiche eterogenee o omogenee di alta qualità.

POST CONSUMO:

Cernita, pulizia e riciclo di elementi in plastica (a volte anche misti ad altri materiali) derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani; possono essere utilizzati per formare nuove mescole eterogenee brevettate.

Contenitori in PET

Bottiglie, vaschette, vassoi, contenitori, etc.

Film LDPE trasparente

Pellicole sottili o film (spessore da 10 a 200 µm) come le coperture per serre, imballaggio mobili, sacchetti di plastica, sacchi per lavanderia, etc.

LDPE colorato

Pellicole sottili o film (spessore da 10 a 200 µm) come sacchetti di plastica, sacchi colorati per lavanderia, etc.

Cassette ortofrutta PP-HDPE

Cassette frutta e ortofrutta in polipropilene PP o polietilene ad alta densità HDPE.

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