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Fibra di cellulosa: gli scarti della carta non sono rifiuti

Indice dei Contenuti

La fibra di cellulosa è un materiale termoisolante naturale che si ottiene dagli scarti della carta, in particolare di giornali non patinati. La fonte principale di tale risorsa è infatti costituita dall’industria cartiera e la sua lavorazione è regolamentata dalle normative Europee le quali stabiliscono i parametri necessari per ottenere il marchio CE. La marchiatura richiede che la fibra di cellulosa venga estratta per oltre il 95% da quotidiani e lavorata mediante l’aggiunta di sali minerali agli scarti di produzione. Le direttive europee stabiliscono inoltre che l’operazione in questione necessiti in particolare del sale di boro in polvere, fondamentale per il riciclo della carta in quanto ne incrementa la resistenza al fuoco. La quantità del sale borico è indispensabile in questo scenario, infatti anch’essa è regolamentata dalle normative vigenti al fine di creare una distinzione in termini di qualità fra i prodotti presenti sul mercato. La fibra di cellulosa può considerarsi a tutti gli effetti non inquinante, completamente riciclabile e rispettosa dell’ambiente. Le fasi di produzione, infatti, non sfruttano né impoveriscono in alcun modo ulteriori fonti e materie prime e anche l’energia elettrica impiegata è di quantità ridotta. La produzione di fibra di cellulosa è dunque un modo alquanto proficuo e a bassissimo impatto ambientale di riciclare un materiale che altrimenti finirebbe per essere perso senza altri utilizzi, quando le sue caratteristiche estremamente versatili dimostrano che costituisce una risorsa preziosa. Fra le sue qualità più rilevanti distinguiamo:
  • l’ecosostenibilità
  • il potere isolante
  • buone prestazioni termiche e acustiche
  • ideale come riempimento delle intercapedini
  • la possibilità di essere a sua volta riciclata.
Un’altra caratteristica particolarmente apprezzata della fibra di cellulosa è il suo essere ignifuga nonostante derivi comunque dalla carta. Tale qualità è conferita dall’aggiunta del sale borico in fase di lavorazione e non è l’unica; questo materiale ha infuso al tempo stesso un’ulteriore proprietà alla fibra di cellulosa, la quale esercita infatti un’azione repellente contro insetti, funghi e ratti propria del sale di boro in polvere.

Come si riutilizza la fibra di cellulosa

L’uso a cui è destinata la fibra di cellulosa è legato soprattutto al settore edile, ove risulta essere un materiale di ottima qualità per l’isolamento termico poiché capace di contrastare gli sbalzi termici e ridurre l’impatto del caldo e del freddo sull’edificio fino al 70%. E non solo: la presenza di fibra di cellulosa impedisce anche la formazione del ghiaccio, permettendo in genere un efficientamento ottimale dello stabile con un buon risparmio di energia. La capacità isolante della fibra di cellulosa è efficace contro l’umidità di risalita sulle pareti e quella che arriva dal terreno, per questo motivo è impiegata come sottofondo nella posa dei pavimenti e anche nelle intercapedini e i sottotetti con impalcatura in legno. L’umidità trova infatti una barriera costituita da un materiale che tende ad assorbire superficialmente l’acqua e a creare un microclima adatto all’abitabilità degli edifici. La fibra di cellulosa contrasta anche la formazione dell’umidità per condensa, come quella causata da metodi di riscaldamento che producono vapore o dovuta allo sbalzo di temperatura esterno. A tutt’oggi non sono stati segnalati degli svantaggi nell’utilizzo della fibra di cellulosa. Non mancano però alcune eccezioni relative alla posa in opera del materiale, smentite in seguito a degli studi effettuati in territorio francese. La AQC (Agence Qualité Construction) e la C2P (Commission Prevention Produits), enti addetti al controllo, la sicurezza e la qualità di costruzioni e materiali edili, hanno indagato sul suo deterioramento sul lungo periodo che tuttavia non risulta essere dannoso per la salute dell’uomo.

Fibra di cellulosa come isolante termico: lavorazione e posa

La fibra di cellulosa si ottiene a partire dal riciclo della carta e per renderla un materiale utilizzabile in ambito edilizio viene mescolata con altre sostanze, non solo affinché diventi ignifuga, ma anche per adattarla alle varie esigenze e alle zone da trattare di ogni edificio. Di qui la possibilità di acquistare la fibra di cellulosa sotto forma di fiocchi, grani e pannelli. I fiocchi di cellulosa sono impiegati per riempire cavità e intercapedini ai fini dell’isolamento termico; vengono prodotti pressando le fibre e venduti in sacchetti pre-confezionati. Per ottenere un risultato a regola d’arte è necessario che i lavori vengano sempre effettuati da una ditta con personale specializzato dotato dell’abbigliamento e le attrezzature adatte nonché della professionalità e l’esperienza necessarie per occuparsi dell’insufflaggio e della pressione. In commercio esistono anche dei pannelli con misure standard realizzati con l’aggiunta di leganti (solfato di alluminio, resina, sulfonato di lignina) e stabilizzanti (fibre di poliolefine e juta), miscela pressata a vapore, essiccata e successivamente tagliata. Impiegati per superfici regolari come le pareti, i pannelli di fibra di cellulosa richiedono l’uso di una maschera protettiva durante l’applicazione o di distanziatori quando usati per isolare travetti o inseriti tra questi e i montanti di legno. È opportuno maneggiare i pannelli con delicatezza, in quanto presentano una certa fragilità alla fase del taglio: sfaldandosi con facilità, producono una gran quantità di polvere che spiega la necessità di usare una protezione. Tuttavia, questo aspetto non compromette un ottimo risultato isolante con una posa adeguata.

Il rispetto dell’ambiente

L’uso della fibra di cellulosa nel settore edilizio è regolato dalla normativa europea UNI EN 15101-1:2013, la quale determina sia i suoi utilizzi, sia quando è consigliabile quanto utile impiegarla nella costruzione degli edifici. Per cui la carta non è un rifiuto e la fibra di cellulosa con la sua grande versatilità e gli usi a favore dell’ambiente che se ne possono fare, ne è una prova. Per tale motivo è importante impegnarsi nella raccolta differenziata conoscendo bene il modo in cui va fatta, collaborando sinergicamente per un mondo più pulito. Dipende infatti dal singolo agire responsabilmente, il primo passo per diminuire sensibilmente l’inquinamento che deriva dai rifiuti e ottenere dei benefici in termini di riduzione dei consumi e degli scarti, anche per le generazioni future. Il riciclo è l’unico modo che abbiamo a disposizione per dare nuova vita a materiali che possono essere opportunamente riutilizzati, migliorando la vita dell’uomo e la salute stessa del pianeta.

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