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Riciclo plastica: vaschette gelato per costruzione biblioteca in Indonesia

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I libri sono una finestra sul mondo” è ciò che recita l’antico detto indonesiano “Buku Adalah Jendela Dunia” che può essere letto sulla facciata della mini biblioteca Taman Bima Microlibrary di Bandung, in Indonesia.
La struttura in questione si è distinta in quanto realizzata con materiali riciclati e non stiamo parlando di legno o metallo, ma di plastica, impiegata per il rivestimento esterno del primo piano costruito con travi di acciaio e cemento.
Si tratta dunque di una scelta innovativa, volta non solo al risparmio ma anche alla promozione della sostenibilità in un settore dove evoluzioni simili possono fare la differenza a livello ambientale, ossia quello edile.

2000 confezioni impiegate per la facciata esterna

L’idea dello studio di architettura SHAU Bandung è stata di realizzare la copertura esterna dell’edificio assemblando 2000 vaschette di gelato usate, poste in posizione inclinata per fornire protezione dall’acqua piovana e forate nel fondo per favorire la ventilazione naturale.
Inizialmente si pensava all’impiego di taniche ma i classici barattoli in plastica sono risultati fra i rifiuti più diffusi nel paese, per cui facilmente reperibili. Tale soluzione ha permesso al tempo stesso di risparmiare sull’acquisto dei condizionatori dato che le vaschette fungono da sistema schermante, attenuando i raggi solari e prevenendo il surriscaldamento degli ambienti interni.

In caso di precipitazioni intense, basterà far scorrere i pannelli semitrasparenti posti dietro le scatole riciclate, ulteriore soluzione low cost che permette alla struttura di fronteggiare a testa alta anche le giornate di maltempo.
La micro biblioteca di quartiere è il primo di una serie di spazi progettati per sopperire al problema dell’analfabetismo in Indonesia. Tali poli mirano ad attirare la popolazione, in particolare quella più giovane, affinché si dedichino ad attività culturali.

Le biblioteche nascono quindi per incentivare l’istruzione in un paese dove in tanti abbandonano gli studi e stimolare grandi e piccoli a leggere di più potrebbe davvero sortire l’effetto desiderato.
Sono inoltre stati attivati dei laboratori organizzati da associazioni come Pocket for the Poor e Indonesian Diaspora Foundation per tenere dei corsi appositi, volti ad incrementare l’interesse per lo studio di discipline specifiche e non.

Nei prossimi tempi dovrebbero essere attive delle nuove biblioteche, sparse di proposito per l’Indonesia e site anche nei pressi di zone meno agiate: questa soluzione consente di accontentare anche quella fetta di popolazione che non può permettersi un’istruzione, la quale avrà modo di ovviare al problema partecipando a lezioni, corsi e laboratori, accedendo ai testi presenti e fruendo di altri servizi in maniera gratuita.
Il progetto ha già riscosso successo tra gli abitanti di Bandung, divenendo un esempio e un’ispirazione per il forte carattere sociale ed ambientale che contraddistingue non solo l’idea, ma anche la sua realizzazione.

Il sindaco della città indonesiana ha richiesto che nelle facciate dell’edificio venisse integrato un messaggio importante e da qui deriva l’impiego dei barattoli in plastica a sistema binario (0 aperti, 1 chiusi) per creare un effetto straordinario che accoglie tutti con questa frase pregna di significato e genera dei giochi di luce anche all’interno dell’edificio.
Si tratta proprio dell’antico detto riportato inizialmente secondo cui i libri sono una finestra sul mondo; il messaggio rappresenta quindi perfettamente l’idea che sta alla base di tutto il progetto.

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